DiEM25 Launches Appeal to EU Institutions to #StopTheDeal

Lettera Aperta alle istituzioni dell'UE #StopTheDeal

DiEM25 sta aiutando per fare causa al vergognoso accordo tra UE e Turchia sui rifugiati, in una scommessa di salvare la vita di un uomo e migliorare la vita di milioni di persone.
Visita la nostra Pagina della campagna #StopTheDeal per partecipare!
 


 

LETTERA APERTA

(scarica questa lettera)

 
 FAO:     Martin Schulz, Presidente del Parlamento Europeo

Donald Tusk, Presidente del Consiglio d’Europa

Robert Fico, Presidenza dell’UE

Jean-Claude Juncker, Presidente della Commissione Europea

Dimitris Avramopoulos, Commissario Europeo per le migrazioni, gli affari interni e la cittadinanza

Federica Mogherini, Alta rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza

Fabrice Leggeri, Direttore Esecutivo, Frontex

Jose Carreira, Direttore Esecutivo, EASO

 

6 Dicembre 2016

 
Egregio signore, Egregia signora,
Il 29 Novembre è stata presentata alla Corte Europea di Giustizia una Istanza di Annullamento per conto del Signor Shabbir Iqbal, un rifugiato che dopo un pericoloso viaggio si trova attualmente in Grecia ed è a rischio di deportazione.
L’Istanza chiede alla Corte di verificare la legalità dell’Accordo UE-Turchia del 18 Marzo 2016 e di annullare le disposizioni  presenti in esso che prevedono il “ritorno” in Turchia di tutti “i migranti o richiedenti asilo irregolari” arrivati sulle “isole della Grecia” dopo il 20 Marzo 2016.
Noi firmatari crediamo che la Corte di Giustizia Europea debba emettere una sentenza favorevole a questa istanza non soltanto sulla base dei suoi solidi presupposti legali e sulla base dell’evidenza dei fatti a suo sostegno, ma anche perché i membri della Corte più alta della nostra Unione devono assicurare che tutte le leggi e i trattati siano redatti in pieno accordo con la Legge Europea ed Internazionale, sia nella lettera che nello spirito.
Con questa azione la Corte è chiamata a rispondere a una singola questione: l’Accordo tra UE e Turchia serve al suo scopo proclamato di “fermare la migrazione irregolare dalla Turchia verso l’Europa”, oppure è un meccanismo surrettizio e perverso per permettere agli stati membri dell’UE di negare le proprie responsabilità verso i richiedenti asilo e i rifugiati che raggiungono le nostre coste, volgendo così le spalle alla vita umana e violando sia la lettera che lo spirito sui quali è stato fondato il nostro spazio comune?
La stessa domanda la facciamo a Voi, rappresentanti delle massime istituzioni europee, e ci appelliamo a Voi perché facciate un passo avanti fermando immediatamente  questo accordo infame.
Dei molti procedimenti che è stato chiesto di audire e determinare alla Corte di Giustizia Europea, questo potrebbe essere uno dei più importanti di sempre: il suo esito avrà conseguenze di ampia portata sull’Unione e sulla credibilità delle sue istituzioni.
Per questi motivi vi chiediamo di agire immediatamente per fermare questo accordo. Ci appelliamo a Voi per restaurare le  radici umanistiche dell’Unione Europea, la sua obbligazione a rispettare e proteggere i diritti umani di tutti i migranti, senza riguardo al loro status, e porre fine alle inutili sofferenze agendo prima che la Corte di Giustizia condanni il vostro disdicevole accordo con la Turchia.
 

Con stima,

Renata Ávila, Guatemalan human rights and technology lawyer

Walter Baier, Austrian economist

Anthony Barnett, British writer, founder of openDemocracy

Franco ‘Bifo’ Berardi, Italian writer, media theorist and media activist

Boris Buden, Croatian philosopher, translator and cultural theorist

Berardo Carboni, Italian director and scriptwriter

Nessa Childers, Irish MEP

Noam Chomsky, American linguist, Professor emeritus of linguistics, MIT

Cécile Duflot, French politician; former Minister of Territorial Equality and Housing

Brian Eno, English musician, visual artist and political activist

Marcelo Expósito, Spanish artist, political activist and MP

James K. Galbraith, American economist and author

Susan George, French-American global justice campaigner

Srećko Horvat, Croatian philosopher and political activist

Katja Kipping, chairperson, German Left Party

Lorenzo Marsili, Italian writer, political activist

David McWilliams, Irish economist, writer, broadcaster and journalist

Sandro Mezzadra, Italian writer and associate professor of political theory

Rasmus Nordqvist, Danish MP

Saskia Sassen, Dutch-American sociologist

Thomas Seibert, German philosopher, author, political activist

Richard Sennett, American sociologist, centennial professor of sociology, LSE

Elif Shafak, Turkish novelist, columnist, speaker and scholar

Cristina Soler-Savini, university research fellow, Paris

Barbara Spinelli, Italian MEP

Igor Stokfiszewski, Polish researcher, journalist and activist

Danae Stratou, Greek visual and installation artist

Yanis Varoufakis, economist and former Greek finance minister

Marie-Christine Vergiat, French MEP

Vivienne Westwood, British fashion designer, environmental activist

Agnieszka Wiśniewska, Polish activist, author

Slavoj Žižek, Slovenian-born philosopher and psychoanalyst

 


 

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