DiEM25 UK: "L'atto più antidemocratico nella storia del Regno Unito"

Il 28 agosto il governo del Regno Unito ha chiesto alla Regina di sospendere il Parlamento – pochi giorni dopo il ritorno dei parlamentari al lavoro a settembre e, soprattutto, solo poche settimane prima della scadenza della Brexit.
Come riportato dalla BBC, il portavoce della Camera dei Comuni Jon Bercow, che tradizionalmente non commenta gli annunci politici, l’ha definita un “oltraggio costituzionale”. Ha affermato che sarebbe “un’offesa al processo democratico e ai diritti dei parlamentari in quanto rappresentanti eletti del popolo”.
Ha aggiunto: “Maggiormente, in questa fase iniziale del suo ministero, il primo ministro dovrebbe cercare di affermare piuttosto che minare le sue credenziali democratiche e il suo impegno nei confronti della democrazia parlamentare.”  Anche l’anziano Tory Dominic Grieve lo ha definito un “atto oltraggioso”.

E secondo la BBC, un certo numero di figure di alto profilo, tra cui l’ex Primo Ministro John Major, hanno minacciato di andare in tribunale per fermarlo, e un ricorso legale guidato dalla portavoce della giustizia del Partito Nazionale Scozzese, Joanna Cherry, sta già passando attraverso il vaglio dei tribunali scozzesi.
Ecco il commento di DiEM25 UK su questa mossa:
In nessun’altra democrazia parlamentare in Europa un Primo Ministro senza mandato potrebbe “chiedere” a un monarca non eletto di sospendere l’attività di un parlamento eletto e sovrano nel mezzo di una crisi politica.
Questa è la prova definitiva della natura costituzionale di questa crisi storica.

Il fatto che il Primo Ministro possa legittimamente farlo è la prova definitiva che una discussione democratica sulla Costituzione Britannica che vada oltre la Brexit è tanto urgente quanto necessaria. Ciò che è accaduto oggi in Gran Bretagna sarebbe considerato a dir poco un colpo di stato in qualsiasi politica democratica nel rispetto della legittimità nella comunità internazionale.
Tutti coloro che vogliono difendere i principi della democrazia rappresentativa in questo paese devono essere pronti a difendere il ruolo e le prerogative del parlamento britannico e a mobilitarsi di conseguenza.

DiEM25 UK condanna la mossa del Primo Ministro come l’azione più antidemocratica a memoria d’uomo. Continuiamo a credere che la saggezza per risolvere questa crisi democratica e costituzionale, non solo la Brexit, sia da ricercarsi nel processo corretto ed energizzante delle Assemblee dei Cittadini.

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