Compleanno di DiEM25′ a Roma
Nel quarto compleanno di DiEM25, i DSC Romani e il Collettivo Nazionale Italiano hanno organizzato l’evento “Manifestiamo”, tenutosi a Roma il 9 febbraio, a partire dalle 18, presso il Social Club La Villetta a Garbatella. L’evento è stato l’occasione per presentare il Manifesto Progressista per l’Italia, un work in progress e un primo passo verso la costruzione dell’Agenda Progressista per l’Italia di DiEM25. Soprattutto, è stata l’occasione per discutere le tematiche e le priorità del territorio italiano, tenendo conto dell’attuale contesto internazionale di emergenze sociali, ambientali e democratiche. I relatori erano personalità del mondo delle associazioni, del sindacati e dell’università. La nostra intenzione è stata quella di unire le loro rivendicazioni – che normalmente operano su fronti separati – attraverso il filo rosso di una visione progressista ed ecologista.
Dopo una breve presentazione del Manifesto da parte di Antonella Trocino e di Stefania Romano (membri del Collettivo Nazionale Italiano DiEM25), è intervenuto il Professor Paolo Pileri (Politecnico di Milano) che ha confermato che il consumo di suolo è il primo responsabile del dissesto idrogeologico, una delle prime emergenze ambientali in Italia. A tal proposito, vale la pena ricordare che Pileri è tra gli autori – insieme al “Forum Salviamo il Paesaggio” – di un disegno di legge contro il consumo di suolo che il Parlamento non discute né attua. Davide Di Laurea (rappresentante del sindacato USB Pubblico Impiego) ha parlato di precarietà e di flessibilità negativa nella Pubblica Amministrazione e, in particolare, negli istituti di ricerca statale e nelle università, due settori che dovrebbero guidare la transizione dell’economia italiana, invece sono schiacciati da anni di politiche di austerità e di aziendalizzazione della ricerca di base e del sistema scolastico. Lorenzo Battisti (CGT) ha esposto le ragioni degli scioperi in Francia, scioperi che hanno un grande sostegno da parte dell’opinione pubblica (benché ignorati dai mass media italiani) che ha capito che la missione di Macron è quella di disarticolare e privatizzare il welfare francese. Roberto Giordano, rappresentante regionale del più grande sindacato italiano (FIOM – CGIL), ha ammesso la difficoltà in generale delle forze sindacali nel rappresentare il mondo della precarietà e della GIG economy. Non solo ma ha commentato come sia stato un grave errore aver accettato – con solo due ore di sciopero – la riforma delle pensioni del 2011 che la BCE e l’Europa avevano chiesto all’Italia (Riforma Fornero), in un momento di profonda debolezza (nel bel mezzo della crisi del debito sovrano). La Riforma Fornero è stata una riforma simile a quella che in Francia stanno combattendo strenuamente, diventata una delle bandiere di Salvini che, quando era al governo, ha parzialmente riformato, una battaglia che avrebbe dovuto essere della sinistra.
Una rappresentante della Casa Internazionale delle Donne (uno bene comune che a Roma è un punto di riferimento storico del femminismo e dell’inclusione), Marilena Grassadonia (attivista delle Famiglie Arcobaleno) e Simona Maggiorelli (Direttrice del settimanale Left) hanno chiuso l’evento, parlando di uguaglianza di genere, di diritti LGBTQIA+ e di diritto alla bellezza e alla socialità, diritti che non dovrebbero essere considerati minori, essendo elementi fondamentali per una società giusta, capace di affrontare il dilagare dell’odio. Alessandro Giannì di Greenpeace, ha inviato un video trasmesso all’inizio dell’incontro, dal momento che non è riuscito a mettersi in contatto a causa delle difficoltà di connessione (essendo a Istanbul). Lo stesso problema di connettività c’è stato con l’economista Marta Fana che si trovava in Spagna. Nonostante questi due inconvenienti, è stato un pomeriggio ricco di contenuti, conclusosi con un brindisi per festeggiare il compleanno di DiEM25.
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