Lo abbiamo detto fin dal lancio di DiEM25 nel 2016: un establishment in bancarotta morale e finanziaria intento a salvaguardare un sistema ingiusto avrebbe ottenuto un solo risultato: far crescere un’ondata nazionalista e xenofoba in tutto il continente.
Le gravi vicende politiche di queste ore in Italia dimostrano che, mai come oggi, c’è bisogno di un terzo spazio oltre la polarizzazione tra populismo nazionalista e dominio incontrastato della finanza.
Apriamo una discussione pubblica con tutti i nostri iscritti sulle prospettive di DiEM25 in caso di elezioni anticipate in Italia. Questa discussione porterà ad un voto di tutti gli iscritti che detterà la linea all’intero movimento.
Il Collettivo di Coordinamento (CC) europeo e il Collettivo Nazionale italiano (CN) si sono riuniti e hanno condiviso tre ipotesi di azioni in caso di elezioni anticipate subito dopo l’estate:
A) Una candidatura di DiEM25, con il nostro nome e logo, esclusivamente nella ripartizione “Europa” della circoscrizione estero. La legge elettorale italiana prevede il voto degli italiani all’estero in un collegio separato, in cui è possibile competere senza necessariamente candidarsi in tutta Italia. Questo presenterebbe una straordinaria opportunità per DiEM25 di imbastire la prima vera, grande campagna politica transnazionale. Coinvolgeremmo tutti i nostri iscritti, di qualunque nazionalità siano, nella raccolta firme e nel convincere gli italiani all’estero a sostenerci. Sarebbe, infine, un’ottima prova generale per la campagna europea del 2019.
B) Una candidatura di DiEM25 anche in Italia, Questa è l’ipotesi più ambiziosa. Sono diversi mesi che DiEM25 lavora a costruire uno schieramento più ampio in Italia, con un occhio di riguardo alle esperienze municipaliste. Questo schieramento non è, però, ancora pronto. Pensiamo sia però possibile esprimere un parere di indirizzo sulla opportunità di candidarci a livello nazionale qualora ce ne fossero le condizioni, con una decisione finale da prendere una volta chiarito il quadro dell’offerta politica.
C) Nessuna candidatura. E in questo caso valuteremmo se sostenere qualcuno dei partiti esistenti.
Il Collettivo di Coordinamento e il Collettivo Nazionale Italiano hanno valutato positivamente le prime due opzioni, pur rimarcando la necessità di maggiori informazioni per l’ipotesi (B). Più scetticismo ha invece sortito l’opzione (C), giacché comporterebbe un’abdicazione della nostra responsabilità di forza europeista anti-sistema in un momento così importante per l’Europa. Arriva un momento in cui ciascuno deve fare la sua parte.
Per partecipare al dibattito, seguite questo link alla discussione aperta nel nostro forum.
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