Sabato 6 Maggio dalle ore 18 in Via Tempio 22, a Cagliari, l’eurodeputata Elly Schlein di POSSIBILE incontra Alessio Satta, membro del coordinamento nazionale di DiEM25, il movimento fondato da Yanis Varoufakis. Durante l’incontro e l’aperitivo, presentato da Paola Pintus, si parlerà di come costruire una nuova Europa.
L’Europa sta attraversando oggi una crisi drammatica che riguarda debito, sistema bancario, povertà, bassi investimenti e migrazioni. Il movimento DiEM25 vuole rappresentare una base che i democratici europei di qualsiasi orientamento politico possono usare per elaborare una risposta comune a questa crisi.
DiEM25 chiede un cambiamento fondamentale: le istituzioni dell’UE devono diventare completamente democratiche, trasparenti e responsabili verso i cittadini europei. La globalizzazione selvaggia degli ultimi trent’anni ha creato danni enormi alla società europea alla coesione e alla solidarietà tra popoli. La domanda è se noi tutti saremo in grado di proporre un’alternativa o lasceremo il nostro futuro nelle mani dei peggiori nazionalismi di Trump, di Putin o della Le Pen.
DiEM25 crede che uno spazio europeo unificato: il più grande mercato del mondo può influenzare e cambiare il volto del capitalismo globale. Un’Unione Europea forte e coesa potrebbe innescare un cambiamento imponente nelle politiche fiscali, ambientali, industriali e del lavoro su scala globale, permettendo così agli stessi stati nazionali un’alternativa virtuosa. Uno spazio europeo politicamente integrato e democratico potrà restituire ai cittadini la capacita di incidere e definire il proprio futuro: dai cambiamenti climatici alle migrazioni globali, senza lasciare nessuno indietro.
DiEM25 propone una strategia in due tempi: un New Deal europeo con proposte economiche dirompenti, attuabili già a partire da domani con i trattati vigenti, per arrivare ad un’assemblea costituente paneuropea che elabori una costituzione democratica e sostituisca i trattati.
Vogliamo dire con forza a tutti quelli (anche a sinistra) che pensano che la soluzione a questa crisi sia uscire dall’Eurozona, che il problema è più grande dell’euro. Il punto non è cambiare la moneta, ma la politica attraverso una “disobbedienza governativa”. Dobbiamo restituire democrazia e sovranità popolare, uguaglianza e dignità, alla grande maggioranza dei cittadini che ne è privata tanto dall’Unione quanto dal proprio stato nazione. Non esiste una tecnocrazia europea neoliberale e predatoria a cui si contrappone uno stato equo e dalla parte del popolo. Sono per primi gli stati nazione a cadere nelle mani delle lobby di potere.
Ma quali sono gli obiettivi di DiEM25 su scala nazionale e locale? Creare un’infrastruttura che possa permettere alle sinistre, e a un’area politico-culturale più ampia, di avviare un dialogo diverso da quello che esiste oggi. È il nostro lavoro: aprire lo spazio affinché questo possa avvenire a livello continentale.
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